Carne coltivata in laboratorio (o sintetica): cosa sta succedendo

Carne coltivata in laboratorio (o sintetica): cosa sta succedendo? 

May 16, 2023


Il 28 marzo 2023 il governo italiano ha preso la decisione di vietare la carne coltivata in laboratorio, comunemente definita anche carne sintetica. Ma quali sono le reali conseguenze di queste decisione? Se qui il dibattito si è concentrato soprattutto sugli effetti per la salute, la stampa estera di interroga principalmente su ciò che questa decisione comporta per il pianeta, come ad esempio il Time che titola “Italy Wants to be the First Country to Ban Cultivated Meat. That Would be a Big Climate Problem”.

All’interno dell’articolo, il giornalista Aryin Baker si chiede se la scelta italiana non sia miope, dal momento che ci si priva della possibilità di attivare ricerca e sviluppo su una soluzione che potrebbe comunque diventare di uso comune, sia per il cambiamento climatico che impatta anche sulle coltivazioni del nostro Paese, sia per il fatto che il divieto alla produzione non blocca la commercializzazione, che rimane permessa dall’UE.

Non entreremo nel merito delle varie polemiche che la decisione del governo ha portato con sé. Cercheremo invece di capire se la carne cosiddetta sintetica sia o meno un’alternativa concreta e sostenibile.

Cos’è esattamente la carne coltivata in laboratorio o carne sintetica?

Il processo di produzione della carne coltivata in laboratorio prevede la raccolta di cellule animali da un’origine, come ad esempio un campione di muscolo prelevato da un animale, e la coltura di queste cellule in un ambiente simile a quello in cui si sviluppa il tessuto muscolare dell’animale stesso. 

Queste cellule vengono infatti fatte crescere e moltiplicare all’interno di un macchinario con nutrienti e ossigeno fino a formare il tessuto muscolare.

Quando il tessuto muscolare coltivato raggiunge una dimensione sufficiente, viene raccolto e processato per produrre la carne sintetica, che può essere trasformata in vari prodotti alimentari come burger, polpette, salsicce e altro ancora. La carne può essere poi cucinata in modo simile alla carne tradizionale e ha una consistenza e un gusto simile a quella di origine animale.

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo della carne sintetica per l’alimentazione?

Poiché la carne coltivata in laboratorio viene prodotta senza la necessità di allevare animali e senza l’utilizzo di antibiotici o ormoni, è considerata una potenziale soluzione sostenibile per le sfide ambientali e sanitarie associate alla produzione di carne tradizionale. 

La carne coltivata in laboratorio potrebbe anche offrire una soluzione per la domanda globale di proteine animali, poiché la produzione di carne tradizionale non è in grado di soddisfare la domanda crescente senza compromettere l’ambiente e la salute pubblica.

Il processo di produzione di carne coltivata richiede meno risorse rispetto all’allevamento di animali, il cui utilizzo massiccio di acqua, terreni agricoli, mangimi e altre risorse naturali è una delle principali cause di deforestazione e degradazione del suolo. In quest’ottica la carne coltivata potrebbe effettivamente aiutare a ridurre queste pressioni sull’ambiente e a preservare le risorse naturali.

Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology nel 2020 ha valutato l’impatto ambientale della produzione di carne coltivata in laboratorio in Europa, utilizzando un modello di analisi del ciclo di vita. Gli autori hanno concluso che la produzione di carne coltivata in laboratorio potrebbe ridurre le emissioni di gas serra del 78-96% rispetto alla carne da allevamento bovino e del 74-87% rispetto alla carne da allevamento di polli, a seconda delle fonti di energia utilizzate durante il processo di coltura delle cellule.

Un altro studio pubblicato invece sulla rivista Frontiers in Sustainable Food Systems nel 2021 ha analizzato l’impatto ambientale della produzione di carne coltivata in laboratorio negli Stati Uniti, utilizzando un approccio di analisi del ciclo di vita e confrontando i risultati con quelli della carne bovina da allevamento e della carne di pollo. Secondo gli autori la produzione di carne sintetica potrebbe ridurre le emissioni di gas serra del 77-94% rispetto alla carne bovina da allevamento e del 58-91% rispetto alla carne di pollo.

Pur tenendo presente che questi studi si basano su ipotesi e stime, che potrebbero essere soggette a incertezze e dipendere dalle specifiche condizioni di produzione e dalle fonti di energia utilizzate e che la carne coltivata in laboratorio è ancora in fase di sviluppo e non esiste ancora un mercato ampio e consolidato per questo prodotto che permetta di valutarne l’impatto ambientale e la sostenibilità a lungo termine, possiamo comunque guardare a questi dati con interesse.

Per concludere la nostra panoramica sui vantaggi della carne sintetica bisogna ricordare la possibile riduzione del rischio di diffusione di malattie infettive associate all’allevamento intensivo di animali e alla produzione di carne, come ad esempio l’influenza aviaria o suina.

Quali sono i possibili contro della carne sintetica?

Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per la produzione su larga scala di carne coltivata. Attualmente i costi di produzione sono ancora elevati e la quantità di carne prodotta è limitata. Inoltre, ci sono ancora alcuni dubbi riguardanti la sua sicurezza e la sua qualità nutrizionale.

Per quanto riguarda quest’ultima, gli scienziati stanno lavorando per garantire che la carne sintetica abbia un profilo nutrizionale simile a quello della carne tradizionale, ma va prestata la massima attenzione ad evitare la presenza di additivi e sostanze chimiche nel processo di coltivazione delle cellule.

Come possiamo considerare la carne sintetica da un punto di vista nutrizionale?

Secondo un articolo della rivista scientifica Trends in Food Science & Technology, dal punto di vista nutrizionale, la carne coltivata in laboratorio è simile alla carne tradizionale, ma potrebbe avere alcuni vantaggi. Ad esempio, potrebbe essere possibile produrre carne con un contenuto di grassi più basso rispetto alla carne tradizionale e con una maggiore concentrazione di nutrienti come proteine e vitamine.

Inoltre, la carne sintetica potrebbe anche essere personalizzata in base alle esigenze nutrizionali degli individui. Ad esempio, potrebbe essere prodotta con un profilo nutrizionale specifico per le persone che soffrono di intolleranze alimentari o di altre patologie.

Tuttavia, al momento non ci sono ancora abbastanza dati scientifici per determinare con certezza gli effetti nutrizionali della carne coltivata in laboratorio. Gli studi condotti finora si sono concentrati principalmente sulla sua composizione chimica, sulla sicurezza alimentare e sulla sostenibilità ambientale.

In generale, gli esperti concordano sul fatto che la carne sintetica potrebbe essere una soluzione promettente per fornire proteine ​​nutrienti alla crescente popolazione mondiale, ma sarà importante continuare a studiarne e monitorarne gli aspetti nutrizionali e quelli legati alla sicurezza alimentare.

Aspetti giuridici: come si stanno muovendo i governi?

Dal punto di vista normativo, la carne coltivata in laboratorio è un prodotto relativamente nuovo e in molti Paesi non esistono ancora normative specifiche che ne regolamentino la produzione e la commercializzazione.

In particolare, l’Unione Europea sta esaminando la definizione di carne e sta valutando se la carne coltivata in laboratorio debba essere considerata carne vera e propria. Nel 2018 ha stabilito un quadro regolatorio che prevede che questo tipo di carne debba essere sottoposta a valutazione e approvazione da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) prima di poter essere commercializzata.

Negli Stati Uniti, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e la Food and Drug Administration (FDA) stanno collaborando per sviluppare un quadro regolatorio per la carne coltivata in laboratorio. Nel dicembre 2020, la FDA ne ha approvato la commercializzazione negli Stati Uniti.

In generale, le autorità regolatorie stanno cercando di garantire che la carne coltivata in laboratorio sia sicura per il consumo umano, di alta qualità e che rispetti i requisiti etici e ambientali. Sarà interessante monitorare l’evoluzione delle normative in questo settore, per vedere in che modo i vari contesti culturali influenzano l’apertura nei confronti di questo nuovo tipo di alimento.
Come abbiamo già detto sui nostri canali social, l’evoluzione è spesso difficile da accettare, ma è anche assolutamente necessaria. Staremo quindi a vedere come si evolverà il percorso della carne coltivata in laboratorio, ma nel frattempo ricordiamo anche che la carne plant based è una perfetta alternativa alla carne proveniente dagli allevamenti ed è assolutamente legale e approvata ovunque.


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